" Ero e Leandro "
.37 Domenico Fetti 1589 - 1624
olio su tela 52 x 72 (Galleria Finarte)
Domenico Fetti, conosciuto anche come “Il Mantovano”, fu un pittore italiano molto noto in epoca barocca per la straordinaria vena naturalista delle sue opere. Nacque a Roma nel 1589 e svolse il suo apprendistato presso Lodovico Cigoli. Si trasferì a Mantova nel 1614 dove fu assunto dai Gonzaga come pittore di corte, grazie al Granduca Ferdinando che rese famosi i suoi dipinti. Da questo periodo ne derivò il soprannome “Il Mantovano”. A Mantova l’artista aprì una propria bottega, dove lavorò anche la sua famiglia. In questa città Fetti ebbe modo di dedicarsi agli affreschi e tele ad olio, che sono fra i suoi dipinti più famosi, commissionate per lo più dalle chiese locali, citiamo “ l’Apoteosi della Redenzione” presso l’abside della Cattedrale di San Pietro, “La Moltiplicazione dei pani e dei pesci” e vari dipinti per la chiesa di Sant’Orsola. Non furono solo questi i dipinti famosi che catturano l’attenzione dei Mantovani, citiamo difatti anche le parabole evangeliche (i ciechi, il buon samaritano ed il figliol prodigo). La pennellata ruvida, il colore intenso, il contrasto luminoso sono tutti tratti distintivi della pittura del Fetti, che non fa alcun mistero di dove trae la sua ispirazione: Giulio Romano, Caravaggio e Rubens.
Domenico Fetti, conosciuto anche come “Il Mantovano”, fu un pittore italiano molto noto in epoca barocca per la straordinaria vena naturalista delle sue opere. Nacque a Roma nel 1589 e svolse il suo apprendistato presso Lodovico Cigoli. Si trasferì a Mantova nel 1614 dove fu assunto dai Gonzaga come pittore di corte, grazie al Granduca Ferdinando che rese famosi i suoi dipinti. Da questo periodo ne derivò il soprannome “Il Mantovano”. A Mantova l’artista aprì una propria bottega, dove lavorò anche la sua famiglia. In questa città Fetti ebbe modo di dedicarsi agli affreschi e tele ad olio, che sono fra i suoi dipinti più famosi, commissionate per lo più dalle chiese locali, citiamo “ l’Apoteosi della Redenzione” presso l’abside della Cattedrale di San Pietro, “La Moltiplicazione dei pani e dei pesci” e vari dipinti per la chiesa di Sant’Orsola. Non furono solo questi i dipinti famosi che catturano l’attenzione dei Mantovani, citiamo difatti anche le parabole evangeliche (i ciechi, il buon samaritano ed il figliol prodigo). La pennellata ruvida, il colore intenso, il contrasto luminoso sono tutti tratti distintivi della pittura del Fetti, che non fa alcun mistero di dove trae la sua ispirazione: Giulio Romano, Caravaggio e Rubens.