" Chiaro di luna al villaggio " (1906)
.91 Bela Kadar 1887 - 1956
carboncino 46 x 28 firmato (Galleria del Levante)
Bela Kadar fu un talento sin dalle prime prove da autodidatta, frequentò l'Accademia d'Arte a Budapest e sperimentò la pittura parietale studiando e rielaborando tematiche popolari ungheresi. A Vienna, dove si era rifugiato a causa di avvenimenti politici (1919), partecipò insieme a Moholy - Nagy e Hugo Sheiber alla rivista del gruppo " MA ", nata per iniziativa di Kassak. Nel 1912 conobbe Tommaso Marinetti, che stava effettuando un viaggio da Parigi a Mosca, per far conoscere i futuristi. Partì quindi per Parigi e Berlino, che diventeranno in quegli anni le sue città di adozione, contaminandosi con i nuovi momenti modernisti e i nuovi fermenti culturali. Nel 1923 fu invitato da Herwath Walden, editore di Sturm, ad esporre insieme al gruppo di Paul Klee, Wassily Kandinsy, Franz Marc, Marc Chagall. È in questa occasione che conobbe Katerine Dreier che lo introdusse negli ambienti di New York, città nella quale realizzò due importanti personali, vendendo le sue opere anche al Brooklyn Museum of Art. Nel 1932 fece ritorno a Budapest, dove visse incompreso ed afflitto da una grave malattia agli occhi, che lo privò della vista. In Ungheria è oggi celebrato come uno dei maestri del secolo.
Bela Kadar fu un talento sin dalle prime prove da autodidatta, frequentò l'Accademia d'Arte a Budapest e sperimentò la pittura parietale studiando e rielaborando tematiche popolari ungheresi. A Vienna, dove si era rifugiato a causa di avvenimenti politici (1919), partecipò insieme a Moholy - Nagy e Hugo Sheiber alla rivista del gruppo " MA ", nata per iniziativa di Kassak. Nel 1912 conobbe Tommaso Marinetti, che stava effettuando un viaggio da Parigi a Mosca, per far conoscere i futuristi. Partì quindi per Parigi e Berlino, che diventeranno in quegli anni le sue città di adozione, contaminandosi con i nuovi momenti modernisti e i nuovi fermenti culturali. Nel 1923 fu invitato da Herwath Walden, editore di Sturm, ad esporre insieme al gruppo di Paul Klee, Wassily Kandinsy, Franz Marc, Marc Chagall. È in questa occasione che conobbe Katerine Dreier che lo introdusse negli ambienti di New York, città nella quale realizzò due importanti personali, vendendo le sue opere anche al Brooklyn Museum of Art. Nel 1932 fece ritorno a Budapest, dove visse incompreso ed afflitto da una grave malattia agli occhi, che lo privò della vista. In Ungheria è oggi celebrato come uno dei maestri del secolo.