" Incantatore di serpenti " (1890)
.17 Paul Ranson 1862 - 1909
olio magro su tela 90 x 70 (Galleria del Levante)
Dopo gli studi nella Scuola di Belle arti di Limoges, nel 1886 Ranson si iscrisse all'Académie Julian ed entrò a far parte del gruppo dei Nabis. Il gruppo, allora, dal 1889 prese a riunirsi presso il suo studio, sopra l'appartamento di famiglia, al n. 25 di Boulevard Montparnasse, che venne ribattezzato per l'occasione "Il Tempio". Nel 1891 Ranson partecipò alla rappresentazione simbolica del Teatro dell'Arte, dove i Nabis erano stati chiamati da Paul Fort per organizzare uno spettacolo in favore di Paul Verlaine e di Paul Gauguin; vi si rappresentò "Cherubin" di Charles Morice e "L'Intruso" di Maeterlinck. Partecipò anche alle mostre collettive promosse da Le Barc de Boutteville nella sua galleria, poi al Salon degli Indipendenti e, a partire dal 1894, a Bruxelles, al Salon della "Libera Estetica". Attivo in mille campi, egli si applicò soprattutto alle arti decorative, alle pannellature, alle carte da parati, alle tappezzerie e alle vetrate. Questi interessi così diversificati gli permisero di lavorare per l'apertura della galleria L'Art Nouveau di Samuel Bing, nel dicembre del 1895, per la quale realizzò dei pannelli per i mobili dell'architetto Henry van de Velde e delle vetrate per conto del maestro vetraio statunitense Louis Comfort Tiffany. Assieme a Paul Sérusier creò le scene per "Le Bateau ivre", opera teatrale tratta da Arthur Rimbaud, costruì il suo teatro personale per marionette, disegnò locandine, collaborò con il "Théatre des Pantins" alla fine del 1897 assieme ad altri amici Nabis, fece i bozzetti di vignette satiriche e anticlericali e disegnò motivi decorativi per una marca di sigari Dopo la sua morte, avvenuta a Parigi all'età di 48 anni a causa della febbre tifoidea, un anno dopo la fondazione dell'Académie, la moglie Marie-France ne assunse la direzione. Malgrado la sua appartenenza al gruppo Nabi sia stata quanto meno ambigua, Paul Ranson ci ha lasciato una vasta opera, che va dalla pittura tradizionale col cavalletto sino alle più diverse forme dell'arte decorativa. Tutto, però, è governato dal senso della decorazione che fa di lui un precursore e un promotore dell'Art Nouveau.
Dopo gli studi nella Scuola di Belle arti di Limoges, nel 1886 Ranson si iscrisse all'Académie Julian ed entrò a far parte del gruppo dei Nabis. Il gruppo, allora, dal 1889 prese a riunirsi presso il suo studio, sopra l'appartamento di famiglia, al n. 25 di Boulevard Montparnasse, che venne ribattezzato per l'occasione "Il Tempio". Nel 1891 Ranson partecipò alla rappresentazione simbolica del Teatro dell'Arte, dove i Nabis erano stati chiamati da Paul Fort per organizzare uno spettacolo in favore di Paul Verlaine e di Paul Gauguin; vi si rappresentò "Cherubin" di Charles Morice e "L'Intruso" di Maeterlinck. Partecipò anche alle mostre collettive promosse da Le Barc de Boutteville nella sua galleria, poi al Salon degli Indipendenti e, a partire dal 1894, a Bruxelles, al Salon della "Libera Estetica". Attivo in mille campi, egli si applicò soprattutto alle arti decorative, alle pannellature, alle carte da parati, alle tappezzerie e alle vetrate. Questi interessi così diversificati gli permisero di lavorare per l'apertura della galleria L'Art Nouveau di Samuel Bing, nel dicembre del 1895, per la quale realizzò dei pannelli per i mobili dell'architetto Henry van de Velde e delle vetrate per conto del maestro vetraio statunitense Louis Comfort Tiffany. Assieme a Paul Sérusier creò le scene per "Le Bateau ivre", opera teatrale tratta da Arthur Rimbaud, costruì il suo teatro personale per marionette, disegnò locandine, collaborò con il "Théatre des Pantins" alla fine del 1897 assieme ad altri amici Nabis, fece i bozzetti di vignette satiriche e anticlericali e disegnò motivi decorativi per una marca di sigari Dopo la sua morte, avvenuta a Parigi all'età di 48 anni a causa della febbre tifoidea, un anno dopo la fondazione dell'Académie, la moglie Marie-France ne assunse la direzione. Malgrado la sua appartenenza al gruppo Nabi sia stata quanto meno ambigua, Paul Ranson ci ha lasciato una vasta opera, che va dalla pittura tradizionale col cavalletto sino alle più diverse forme dell'arte decorativa. Tutto, però, è governato dal senso della decorazione che fa di lui un precursore e un promotore dell'Art Nouveau.